UNA NOTTE LUNGA UN SOGNO – Atto VIII:
Ascolto una canzone che dice “vorrei spiegarti che non voglio perderti”, la ascolto e riascolto in continuazione…eppure adesso dovrei ascoltare tipo un “bella stronza” o cose del genere, ma non ce la faccio. Sei entrata dentro me, e devo convincermi a farti uscire. Ce la farò. Ce la farò.
E ora? Come la mettiamo? Me la trovo sotto casa!!! Dio quant’era bella. Mammamia quanto ci speravo che venisse, mi è tornato il sorriso. Me vir nu poc se devo dipendere da lei!!!! Che nervi, se solo riuscissi a farle capire che sto vivendo di nuovo grazie a lei. Come fa a dirmi che qualcosa non le arriva, non la vedo del tutto sincera. Cos’hai dentro che ti frena? Io sono qui, sono vero e vivo più che mai, prendimi e portami via. Non ho nulla da nasconderti, il mio mondo sarà il tuo, la mia vita la tua e insieme andremo ovunque vorremo. Devo credere che sei qui per me? O ti serve una spalla per finire il trono? Non te lo perdonerò mai. MAI. Sto buttando sotto i piedi la mia dignità, il mio orgoglio, il mio essere uomo, solo per te! Se ne vale davvero la pena lo farò, ho combattuto e combatterò, ma la mia unica speranza è di poter poi condividere la vittoria con te. Perché non sei un premio, ma sei ciò che mi rende felice giorno dopo giorno. E nonostante tutte le nostre incomprensioni io ti desidero più di ogni altra cosa. Cosa mi hai fatto, stregato? O solo preso in giro, e sei stata bravissima. Queste sono le mie paure, questo è il motivo del mio allontanamento. Eppure sei qui…io vedo sempre il buono di una persona, farò male, farò bene, non lo so, ma il bicchiere per me è sempre mezzo pieno, quanto meno mi rimane la soddisfazione di averci provato in tutte le buone intenzioni, sempre! Ti prendo, mi lasci, io scappo e ritorni. Mi abbracci, ti stringo, mi sfuggi e ti fermo. Ogni volta ho la sensazione di perderti per sempre e non posso! Quanto meno ci devo provare. Madre che bella che eri, ogni sorriso, sogghigno o segnale di imbarazzo mi riempiva il cuore di gioia. Mi capisci, riesci a leggermi dentro…e non è facile! Il bacio rifiutato mi ha fatto stizzire, ma l’abbraccio finale mi ha reso forte! Tu mi rendi forte. La tua forza la sento dentro, ti percepisco in ogni tua forma, le mie mani sono un muoversi e stringerti continuo…che darei per averti più vicina possibile! Chissà forse il tempo ci darà la risposta a tutte queste domande, forse la pazienza che tu tanto mi consigli di avere avrà un significato in questa storia.
Qui di seguito potete vedere la foto che Antonio ha allegato:
