Giulia se ne stava sul suo letto con l’aria sognante e a chiunque la vedesse, così con gli occhi fissi sul soffitto e con il sorriso di chi ha appena scoperto il segreto dell’eterna giovinezza, non risultava difficile capire il motivo della sua espressione. La prima esterna con Andrea era andata abbastanza bene. Giulia si era ritrovata a fare il bilancio del suo primo incontro con quel tronista che tanto l’aveva colpita e poteva dirsi soddisfatta. Di certo l’aveva colpito, altrimenti non avrebbe chiesto di uscire con lei, ma soprattutto non si sarebbe presentato in esterna dicendo:”Hai visto? È arrivato lo stronzo”, ripetendo parte della frase con cui lei si era rivolta a lui nel suo esordio in studio. Sorrise, Giulia, a quel ricordo e pensò all’ansia che aveva prima di incontrarlo, ma anche all’indecisione che aveva provato quando doveva decidere cosa fare durante la prima uscita. “Che faccio, organizzo una passeggiata?” si domandò Giulia quando i ragazzi della redazione le chiesero di pensare a qualcosa da fare con Andrea. “No, troppo banale” convenne. Lei che per prima era alla ricerca di tutto ciò che non fosse ripetibile, mediocre, scontato, si sarebbe ridotta ad organizzare qualcosa di così prevedibile? Doveva inventarsi qualcos’altro. Poi ripensò al video di presentazione di Andrea, per cercare di ricordarsi qualche dettaglio, qualcosa da cui partire per colpirlo e fu lei invece ad essere scossa da un dettaglio. In particolare, ricordò la macchina importante con cui Andrea andava in giro nel filmato. Si ricordò di come lui aveva raccontato che il suo tenore di vita era abbastanza alto, e a dirla tutta, l’aria da arrogante che aveva assunto quando parlava di quell’aspetto della sua esistenza, l’aveva un po’ infastidita. “Facile fare il figo quando guidi una macchina di lusso” aveva pensato in quel momento Giulia, “Vediamo come se la cava alla guida di una macchina modesta” aggiunse e subito chiamò la redazione per spiegargli la proposta. Mentre era sul letto, Giulia, a ripensare a come era andato quell’incontro, o meglio, a gongolarsi del fatto che non si era sbagliata su quell’elettricità che era sicura di aver provato anche solo vedendolo in tv, sorrise e ritornò a quel momento dell’esterna in cui Andrea aveva difficoltà a far partire la macchina. In quel momento lei aveva deciso di rendergli pan per focaccia e di metterlo in difficoltà esattamente come lui di solito faceva con le ragazze e quindi con tono provocatorio gli disse:”Se hai difficoltà a guidarla, dillo subito”. Lui ovviamente si era subito affrettato a rassicurarla, a dirle che era perfettamente in grado e lei sorrise al pensiero che lui, esattamente come lei, non avrebbe mai ammesso di non saper fare qualcosa, piuttosto avrebbe negato e finto un’avaria al motore. Lei poi, ripensò, gli aveva pure detto:”Levetta e un po’ di gas”. Cioè lei che non sapeva nemmeno come era fatta un auto, si era pure azzardata a dargli i consigli su come far partire una macchina, che poteva essere tranquillamente definita d’epoca. Arrogante e saccente, questo era e lo sapeva, ma lui non era da meno e quindi si sarebbero scontrati, questo le era ben chiaro e lei non vedeva l’ora. Tutto sommato l’esterna però era andata bene, a parte il dettaglio del complimento scontato di lui:”Sei bellissima”, dettole così, mentre era alla guida e la guardava di sottecchi. In quel caso Giulia si era subito affrettata a ricordargli che i complimenti fatti tanto per, non le erano mai piaciuti e che preferiva qualcosa di autentico, di unico. In quel momento si riferiva al complimento, ma Giulia sperava che Andrea fosse in grado di leggere tra le righe, di capire, che lei si riferiva al loro rapporto in generale. “Stupiscimi Andrea”, “Cammina con me nel mio universo incantato. C’è posto anche per te”, si ripeteva lei in mente. Si sarebbero rivisti, di questo era sicura. Lo aveva capito dal modo in cui lui la guardava e di come lei gli sorrideva di rimando. Ah Damante, Damante. Quante cose avrebbe voluto raccontargli. Quante cose gli avrebbe scritto, ma non si poteva. Erano queste le regole del programma e Giulia provò un po’ di angoscia, riflettendo sul fatto che se già dopo un’esterna, faceva fatica a trattenere la voglia di parlare con lui, di lei, di ciò che le capitava, di loro, chissà come avrebbe fatto più avanti. Avrebbe dovuto trovare una soluzione per ovviare al problema e l’idea di come appagare la sua voglia di comunicare con Andrea le venne mentre l’indomani si trovò al centro con una sua amica. Entrarono in una libreria, nonostante a Giulia non fosse mai piaciuto leggere, ma lei non era contrariata, anzi, le librerie le piacevano, per l’odore che c’era e soprattutto per i reparti allestiti con oggetti di cancelleria. Era in grado di spendere milioni, pur di ritornare a casa con mille agende colorate, penne profumate e matite brillantinate. Clicca qui per continuare a leggere »