Ecco qua, siamo alla fine di questa lunga traversata, annosa e faticata avventura, di cui onestamente all’inizio, non riuscivo a vederne la fine. No, in realtà no, sono sincera, non è proprio alla fine del percorso di Lorenzo che sto scrivendo l’ennesimo pensiero su di lui, forse l’ultimo, ma mi sto anticipando per diversi motivi.
Il primo è che sicuramente quando Maria annuncerà l’ultima puntata in studio per Lorenzo, avrò gli occhi talmente velati dalle lacrime che l’unico discorso che potrebbe venir fuori, sarebbe uno simile a quelli di Luca Giurato, per cui, preferisco scrivere ora ciò che penso, in modo da non lasciarmi condizionare da nessuna emozione. Il secondo motivo per cui scrivo ora, alle 00:14 di parecchi giorni prima della scelta, si riconduce allo stato d’animo che per eccellenza ci impedisce di pensare lucidamente: L’ANSIA. Sono sicura che a pochi giorni dalla fine, consapevole che non saprò fino alla messa in onda della puntata, come andrà a finire, mi ritroverete a camminare all’indietro sul letto, tipo bimba dell’esorcista e quindi sarebbe vano, in quel momento, ogni mio tentativo, di mettere nero su bianco quello che penso. Ma poi, alla fine, che penso io di Lorenzo? L’ho detto inconsciamente così tante volte che ora mi sembra di aver perso la lucidità per rispondere a questa domanda. L’ho già detto che è una testa di c***o? Un eterno bambino che, forte della sua tenera età, pensa di poter giustificare tutte le sue bravate perché “Tanto c’ho una vita per crescere”? Ve l’ho già detto che secondo me Lorenzo è convinto di poter mettere il mondo ai suoi piedi, perché sa di avere una famiglia forte alle spalle che sarà pronto a sorreggerlo semmai dovesse sbagliare? E che quindi la sua gran faccia di …. è solo il risultato dell’amore che la sua famiglia gli ha dato? Ma ve lo ricordate il video dell’addio ai monti di Lorenzo, quando per due settimane sarebbe dovuto venire a Napoli, e le lacrime che ha versato la mamma? Manco se fosse dovuto andare al fronte. Eh ma la signora Marisa l’ha detto:”Si sente quando non c’è in casa e si fa sentire quando c’è”. Ha detto tutto. Vi potrei dire tutte le cose che vi ho già raccontato, tutte i motivi per cui l’abbiamo amato tutti, anche quelli che inizialmente non si fidavano di lui, pure loro si sono ricreduti; però voglio raccontarvi un aneddoto, il mio. Come alcuni di voi sapranno, ho avuto il piacere di conoscere il signor Cobra in un ‘occasione. Ero pronta all’incontro, ma una cosa la temevo. Avevo paura che fosse diverso da come l’avevo visto in trasmissione e che quello che avevo idealizzato, era solo il Lorenzo che lui voleva far apparire in tv. Ad ogni modo, il giorno dell’incontro, lui arriva, ci guarda e saluta. È un po’ spaesato, ma questo sentimento dura 10 secondi, credo. Infatti parto subito con le domande. Cominciamo a parlare della sua precedente esperienza a Uomini e Donne, che si è conclusa, ringraziando tutta la categoria celeste a partire dal Creatore, in modo pessimo. Io gli chiedo come stava e lui prima mi dice “bene” e poi “Gli è andata di culo a Sara che mi piaceva”. Però poi cambiamo discorso, parliamo dei suoi prossimi progetti e quindi arriva la domanda:”A Settembre ti trovo sul trono?” E lui:”No ma mi sa che non me lo danno. Secondo te?” E io:”Dai ma se non lo danno a te” e poi aggiungo:”Vabbè dai forse a Gennaio”. Poi tutto ad un tratto comincia a parlare a raffica, di tutto, del lavoro del padre, di nonna Anna, del fatto che non riusciva a trovare una ragazza adatta e che andava in bianco tutte le sere, del rapporto con la sorella e in un secondo aveva l’attenzione di tutti e ogni cosa che diceva, ci ammazzava dal ridere. La soddisfazione nell’aver capito, un po’ prima degli altri (e mi riferisco a chi guarda Uomini e Donne) come era fatto, è stata grande. Ma la cosa più assurda, che mi è rimasta impressa di quella sera, è che ad un tratto, data l’ora tarda, qualcuno gli dice:”Lorè, è tardi ce ne dobbiamo andare” e lui:”Non possiamo aspettare un altro po’? Io mi sto divertendo”. Quella sera torno a casa consapevole che forse non sarò mai in grado di azzeccare la scelta di un tronista, ma che però le persone riesco ancora a capirle. Ecco, questo per rispondere a quella domanda che in molti mi avete fatto, “Ma Lorenzo è davvero così come lo vediamo?”, Sì. Lorenzo è palcoscenico e realtà anche nella vita di tutti i giorni. Il fatto che spesso lui anteponga il suo lato ironico, a quello serio, dipende da una sua grande paura, quello di non essere apprezzato da chi gli sta intorno. È sintomo di insicurezza. Lui, una volta assicuratosi l’affetto delle persone, attraverso la simpatia, l’ilarità, le “Lorenzate”, ogni tanto lascia intravedere un po’ di Lorenzo. Cerca di capire se può fidarsi e poi piano piano si scioglie. Poi ritorna il Lorenzo imbecille. Ma quella non è una tattica. Fa parte di lui. Quando in studio, alle corteggiatrici che si lamentano dei suoi apprezzamenti per le altre, lui risponde:”Guardate che capiterà anche fuori”, è serio, non scherza lì. Questo accade perché forse, cadendo dal seggiolone da piccolo, quando ha battuto forte la testa, deve essersi inceppato il filtro cervello-bocca, per cui, il signor Cobra, tende a dire qualsiasi cosa gli passa per la testa, senza censure. Quindi è bene che la ragazza che sceglierà, tenga bene a mente che il suo fidanzato non sarà mai uno da fiori e versi di Jacque Prevert, che probabilmente dopo una bella pizza assestata con annessa birra, sentirà pure una sonora manifestazione di apprezzamento della cena, però potrà essere sicura che qualsiasi cosa si sentirà dire da Lorenzo, sarà vera, reale. Quindi, per concludere, Lorenzo Riccardi, tu che dici sempre la verità, fai sempre come ti pare, fai dannare chi ti sta intorno, quando scegli, fallo rispettando l’unico criterio che ti appartiene e che conta in quel momento: l’autenticità. Potrei chiederti di ponderare bene la cosa, di stilare una lista dei pro e i contro di tutte e due, ma tu con carta e penna in mano, non è un bello spettacolo, quindi, ti do un consiglio che equivale a lanciare una bomba: sii te stesso, cioè non proprio te stesso da dire alla famiglia della scelta:”Signori, mi dispiace ma non ce la faccio più, sono 5 mesi che vado in bianco, quindi mo mi chiudo in albergo con vostra figlia e ci vediamo da tre giorni”, però segui l’istinto e so che lo farai. Passo ai ringraziamenti, consapevole che non leggerai manco due righe di quello che ho scritto e che come al solito, forse, qualcuno ti farà un riassunto.
Grazie per il te più autentico, per la spontaneità. Questo getto di sincerità si è contrapposto a quell’ondata di bugie e menzogne e ha salvato lo scopo di un programma che si nutre dell’esatto opposto.
Grazie per le risate, per le “cobrate”, per i sorrisi educati che ti venivano fuori quando incrociavi lo sguardo di noi del pubblico.
Grazie per aver concesso a chi guarda il programma, una seconda opportunità, quella di prendere in considerazione l’idea che tu non fossi solo un buffone, ma anche una montagna di tenerezze e sincerità.
Non ti ringrazierò per quell’osceno tatuaggio che ti sei fatto dietro il braccio e ti consiglio di rivedere il tuo concetto di “massima aspirazione nella vita”, perché altrimenti stai ucciso, ma concludo (e sta volta per davvero) ringraziandoti per avermi dimostrato che non mi ero sbagliata a puntare su di te, cavallo matto che sbanda ogni due e tre, ma che al traguardo ci arriva sempre vincendo.
In bocca al lupo cobra, tua, fedelissima, di parte, J.K Rowling.
P.S Oh stavolta sono stata sintentica, o no?