Dedichiamo questo articolo di oggi ad Andrea Dal Corso e alla sua dolce Teresa Langella.
La loro storia d’amore procede a gonfie vele, sono felicemente fidanzati ed ogni giorno sempre piĂą innamorati.
Finalmente, tra qualche giorno, anche loro si trasferiranno a Milano, visto che hanno preso casa lì.
Intanto si raccontano al settimanale di Uomini e Donne. Ecco le loro parole :
“…Naturalmente ogni tanto si discute, per via delle diversitĂ che abbiamo nell’usare toni e parole, dando un differente peso a certe frasi, tuttavia sarebbe anormale il contrario. Ogni volta, però, torniamo a far la pace: in questi mesi abbiamo imparato a dialogare tanto e di tutto. Cerchiamo di spiegarci e non ci fermiamo fintanto che le posizioni dell’uno e dell’altro non sono chiare, cerchiamo un punto d’incontro. Mi sento felice di avere Andrea nella mia vita: ha un cuore bello. Siamo diversi su alcuni aspetti, ma non credo che un incastro perfetto sarebbe mai riuscito a darmi queste emozioni. Guardando indietro, sono felice di aver seguito i battiti del mio cuore. Tutte le volte che credo di aver raggiunto l’apice del mio sentimento, il limite si sposta sempre piĂą in alto. E’ incredibile scoprire, piano piano, come finiscano per mancarti anche i difetti dell’altra persona. Questo ha fatto nascere in noi il forte desiderio di una convivenza. Ultimamente stiamo vivendo dei mesi intensi, tra la distanza e il tanto lavoro, ma se all’inizio questo ci stava rallentando, poi è diventata una spinta ulteriore ad accelerare i tempi per trovare una nostra dimensione. Di periodi caotici ne affronteremo tanti, quindi trovare un momento migliore dell’altro sarebbe stato difficile, ma se di ritorno dal lavoro potremo avere un nido che ci porti al nostro equilibrio di coppia, non ci sarĂ nulla di piĂą bello. Non vediamo l’ora, perchĂ© il desiderio di vederci quotidianamente oggi è diventato soprattutto un bisogno! E’ stata una decisione importante, ma nella nostra relazione la parola d’ordine è sempre stata “costruire”. Inizialmente la mia intenzione era di acquistare casa: so che lui è quello giusto e sono convinta di ciò che provo e penso. Ne è una dimostrazione il fatto che, nonostante abbia giĂ una convivenza alle spalle, questa è la prima volta che libero casa mia da tutte le mie cose. Nonostante ciò, alla fine abbiamo riflettuto insieme sul fatto che fosse importante innanzitutto capire come ci saremmo trovati nella nuova cittĂ , prima di fare un acquisto così delicato. E alla fine abbiamo trovato un appartamento in affitto che ci ha conquistato. Solitamente una macchina prima si prova e poi si compra. Milano è una metropoli dove non c’è nulla delle nostre radici nĂ© dei nostri affetti. Comprare casa sarebbe stato avventato, ma non lo escludiamo in un futuro a breve termine, se dovessimo trovarci bene. La certezza sui nostri sentimenti non ha mai vacillato, ma l’incertezza dell’investimento era innegabile. Volevamo trovare un punto d’incontro tra le nostre due cittĂ e spostarci entrambi. Per Teresa era importante fare questo passo insieme. Milano è sicuramente un’ottima base lavorativa, ci offre diverse opportunitĂ , anche se è molto distante dalle realtĂ che siamo abituati a vivere. Ho l’impressione che qui potrei diventare un numero, una pedina della cittĂ in cui abito. Milano è una metropoli che può distrarre. Ci tenevo che fossiamo entrambi a spostarci, quindi sapevamo fin dall’inizio che non avremmo vissuto nĂ© a Napoli e neppure a Venezia. L’amore è soprattutto venirsi incontro. Milano la conosciamo entrambi abbastanza bene e ci è sembrata un ottimo compromesso. Per le sensazioni che sto provando in questi ulimi giorni, mi rendo conto che è come se fosse la prima volta che faccio qualcosa di simile. Non cancello il passato, ma oggi sono arrivata a maturare questa decisione con una consapevolezza diversa: questo sentimento ha superato qualsiasi cosa. Quello che ho vissuto la prima volta non può essere definito una vera e propria convivenza, perchĂ© era durata solo un mese, lasciandomi con una grande delusione d’amore. Questa sarĂ davvero la mia prima volta e non vedo l’ora di scoprire cosa ci aspetta. Questo passo per me ha un duplice valore: in primis per la coppia e in secondo luogo per me. Ci darĂ la misura di quanto è solido il nostro sentimento, della nostra capacitĂ di intenderci anche nelle piccole cose. A livello personale mi darĂ modo di capire se sarò capace di superare certe mie fissazioni in casa e condividere a lungo termine gli spazi: sono convinto del mio amore, ma ognuno ha le proprie abitudini e deve imparare a condividerle. La prima cosa che ho in mente di fare è portare Terry in braccio dentro il nostro nuovo appartamento. Tutto questo per me è la realizzazione di una storia iniziata in modo travagliato, ma che poi ha trovato la serenitĂ . Quella casa è il primo vero mattoncino di una relazione seria e stabile nella mia vita. Dal 16 novembre dovremmo essere dentro casa. E’ una casa che ti lascia respirare, con un gigantesco armadio pronto a essere riempito con i miei vestiti. Ci divideremo i compiti. Non sarò la classica ragazza che fa tutto. GiĂ ho avvertito Andrea che con giacche e camicie sarĂ guerra. Sua mamma mi ha insegnato una tecnica per stirarle in cinque minuti, visto che l’armadio del figlio è praticamente composto solo da questi vestiti, ma nonostante io l’abbia imparata, l’ho giĂ avvertito che non la metterò sempre in pratica. Ci distribuiremo le mansioni. A me piace tenere in ordine la casa, quindi quello forse sarĂ il mio compito.  I miei sono felici di vedermi serena, anche se ovviamente sono dispiaciuti di non potermi vedere tutti i giorni. Sanno che Andrea è una brava persona e si fidano delle nostre decisioni. I miei genitori sanno bene che immagino il mio futuro accanto a loro, nella stessa cittĂ : con Andrea si parla anche di figli in futuro e vorrei che potessero avere i loro nonni vicini. Sto giĂ gettando le basi affinchĂ© un domani possano pensare di trasferirsi anche loro. Sono abituato a vivere solo sin dai miei 22 anni. Mia madre ha una mente dinamica e mi ha sempre spinto a fare esperienze che potessero farmi crescere. Dopo aver partecipato a Temptation Island ero tornato a casa con la mia famiglia per stare vicino a mia nonna di 90 anni. Oggi quando posso le porto il pranzo e la cena e mi prendo cura di lei: non sono un nipote, ma piĂą un secondo figlio. Lei è disperata all’idea di vedermi andare via e a me dispiace lasciarla, ma in fondo ci separeranno pochissime ore di distanza. Mi piace vedere il bicchiere mezzo pieno e credere che questa sarĂ un’ulteriore opportunitĂ per goderci il tempo insieme con piĂą gioia. Mi aspetto di svegliarmi tutti i giorni con la felicitĂ della prima volta. Non vedo l’ora di dedicarmi a noi e di vivere insieme a lui le piccole cose. Mi aspetto tanto perchĂ© noi siamo tanto. Quando stiamo insieme rido di cuore e accanto ad Andrea sto scoprendo che il mondo che avevo conosciuto prima non aveva tanti colori che ha adesso. Sa quando si dice che l’unione fa la forza? Beh, con lui vicino io non ho paura di nulla. Mi aspetto che il mio sentimento venga ogni giorno esaltato. Spero che questo passo importante che stiamo andando a compiere ci dia la certezza di essere l’uno la metĂ dell’altra, spingendoci a fare dei progetti ancora piĂą importanti. Penso che Teresa sia quella giusta, perciò se dovesse andare tutto per il verso giusto, sono sicuro che nasceranno in noi quel genere di desideri che non si decidono a tavolino…”
E voi cosa ne pensate di Andrea e Teresa? A voi i commenti.