Prima di affrontare l’argomento oggetto di questo articolo, che riguarda Emanuele Mauti e ciò che ha pubblicato sul suo profilo Instagram, ci tengo a porre alla vostra attenzione due assunti che per me sono di importanza rilevante, soprattutto se si vuole capire il perché di questo articolo e qual è il mio intento nel parlare di questa cosa. 1) A me Emanuele sta molto simpatico, perché lo trovo estremamente corretto (per quel poco che posso aver visto) e penso che sia una persona che non ha mai lucrato su quella porzione di notorietà che gli è stata concessa dal programma di cui ha fatto parte. 2) Ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero e la propria opinione su qualsiasi tipo di argomento, purché ovviamente quest’ultima venga espressa con rispetto. Detto ciò e fatto queste premesse importanti, ci tengo a chiedere la vostra opinione su alcune cose che riguardano proprio Emanuele che mi hanno fatto riflettere. Emanuele ha pubblicato in questi giorni una story su Instagram in cui ironizzava sulla reazione di Babbo Natale, che nel leggere in una lettera di un bambino che il desiderio più grande di quest’ultimo era quello di diventare tronista, decide di liberarsi di lui. Lungi da me voler inaugurare una qualsiasi discussione sulla reazione del Babbo Natale da momento che ho ben chiaro che cos’è l’ironia e sono morta dalle risate nel leggerla, la cosa che mi sorprende è che sia proprio uno che ci è uscito da Uomini e Donne a pubblicare una cosa come questa. Cioè, io non riesco a comprendere il livore che Emanuele a volte ha nei confronti di tutti quelli che decidono di partecipare a Uomini e Donne e che si prestano alle dinamiche del format. Conoscendolo, mi viene da pensare che i suoi attacchi non siano rivolti al programma e ai partecipanti in sè ma a tutti quelli che ne fanno il loro traguardo di vita e la loro ambizione più grande, e questo ci può stare. Ma non è la prima volta che l’ex fidanzato di Sonia Lorenzini usa del sarcasmo sui personaggi emergenti da U&D, ironizzando sullo scarso acume di tronisti e corteggiatori. Come mai tutto questo acredine? Perché poi ha deciso di partecipare ad un programma che in realtà, molto spesso, si presta come teatro di dinamiche che lui stesso giudica puerili ed imbarazzanti? Uomini e Donne fa i conti con stereotipi e luoghi comuni dai tempi di Katia e Valeria che recitavano il ruolo delle corteggiatrici a “Zelig”. E forse sono state proprio loro, insieme a Claudio Bisio a diffondere l’idea del tronista “troglodita” e la corteggiatrice “oca”. Però questa rappresentazione è antidiluviana è parecchio antecedente alla partecipazione di Emanuele al programma.
Quindi se lui è stato condizionato da quest’idea dissacrante de programma, perché poi ha deciso di partecipare? Per trovare l’amore, mi direte voi. E non può essere che anche i suoi colleghi e successori abbiano deciso di partecipare al programma per il suo stesso motivo, se pur allettati dalla possibilità di acquistare notorietà? Ovviamente ci tengo a ritornare al secondo assunto specificato all’inizio e che cioè tutti sono liberi di dire ciò che pensano, e la mia opinione di Emanuele di certo non cambierà. Possiamo definire la mia, una curiosità, che mi spinge ad interrogarmi sul perché un ex corteggiatore che ha avuto tanto dal programma (l’amore), debba spesso ironizzare sull’integrità morale dei personaggi che ne fanno parte, mettendo così in discussione l’operato di chi al programma ci lavora e che ha concesso a questi soggetti potenzialmente indegni la stessa fiducia che ha concesso a lui. Detto ciò, vi auguro buona giornata e un sereno Santo Stefano, la vostra J.K Rowling preferita.
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