Dedichiamo questo articolo di oggi ad Andrea Damante, ex tronista di Uomini e Donne.
Da ormai diversi mesi, la sua storia d’amore con Giulia De Lellis è finita
Si sta dedicando molto alla musica e al suo lavoro e al momento non è fidanzato anche se ogni tanto viene visto con qualche ragazza dello spettacolo ma per ora ancora niente di ufficiale.
Intanto Andrea ha rilasciato un’intervista a “Vanity Fair” :
“…È successo quand’ero molto piccolo. Mio papà e i suoi fratelli, quattro in totale, sono grandi appassionati di musica. Ciascuno suona due strumenti. Io e mio cugino siamo cresciuti con questi quattro che suonavano dal mattino alla sera. In casa, c’era sempre una chitarra, un sax. È finita che mi sono iscritto al conservatorio, ho fatto due anni di chitarra. In terza elementare, mi sono comprato un walkman. Poi, i dischi: Hit Mania Dance, Hot Party. Io e Giulia De Lellis siamo stati insieme due anni, di cui quattro mesi vissuti in televisione con un inevitabile coinvolgimento del pubblico, poi diventato fan. La nostra è stata una storia bellissima, vera e pura e credo che questo sia piaciuto a chi ci segue. Perciò i fan mi guardano e non riescono a non figurarsi Giulia. È un po’ come quando io vedo Katie Holmes e non riesco a non pensare a Dawson’s Creek. Sfera Ebbasta credo sia il primo, in Italia, ad aver fatto trap in maniera importante. È riuscito a ritagliarsi un suo ruolo, a rendere distinguibili i propri suoni, a personalizzare il proprio timbro. Cosa, questa, fondamentale in ambito musicale. E per quello che è successo qualche giorno fa penso che, se dovessimo imputare una qualche responsabilità sociale alla musica, allora dovremmo mettere alla gogna il mondo intero: tutto, o quasi, dovrebbe essere diseducativo. Il punto, credo, non sono i testi, più e meno volgari, più e meno aggressivi. Il punto sono i ragazzi. Credo si dovrebbe fare una sorta di prevenzione, educare i ragazzini sin da piccoli perché, quando alle prese con qualche frase di troppo, trasgressiva o che, abbiano gli strumenti per capire che si tratta di finzione, che nulla è da prendere alla lettera. Il sistema, nella sua interezza, dovrebbe essere rivisto. E, magari, certi temi andrebbero affrontati nelle scuole, già con i bambini di 8-10 anni…”
E voi seguite ancora Andrea? A voi i commenti.