Panta rhei, dicevano gli antichi filosofi per alludere alla mutabilità dell’uomo e delle sue esperienze. Questo detto può essere tranquillamente riadattato a contesto più prosaici e inteso come la tendenza degli eventi, belli e brutti, a svanire e a lasciare di sé solo un dolce o un brutto ricordo. Questo è quello che sta accadendo a Luigi Mastroianni, corteggiatore di Sara Affifella che nelle ultime puntata sta vivendo una situazione non proprio semplice, all’interno del programma, dovendosi confrontare e dovendo competere con un personaggio piuttosto forte.
In realtà, se provo ad analizzare la situazione di Luigi, penso di riuscire a capire cosa prova. In pratica il corteggiatore siciliano vive spesso una situazione di smarrimento e di impotenza, perché si trova a confrontarsi e a lottare contro una persona che è il suo opposto, e che proprio per questo non riuscirebbe mai a vedere a fianco a Sara. Le domande che si pone Luigi potrebbero essere “Ma se a Sara piace un tipo del genere, che io reputo essere scorretto e privo di spessore emotivo ed intellettuale (nell’ultima registrazione Mastroianni ha ammesso di sentirsi offeso nell’essere paragonato a lui), siamo sicuri che Sara può essere la donna della mia vita?” Ad ogni modo, ogni cosa passa, e il detto Panta rhei è stato trasformato prima in Hakuna Matata da Timon e Pumba e poi in “Stai senza pensier” da Ciro di Marzio, ma il concetto è sempre quello. Non siamo più quelli che eravamo ieri, e ciò che ieri ci spaventava ed angosciava, rabbuiava, oggi è solo un vago ricordo. Tutto sto pippone per dirvi che nonostante tutto, per fortuna, Luigi continua a fare la sua vita e a mio avviso si propone l’intento di non essere così scontato. Eccolo insieme a Giordano Mazzocchi in un locale ieri sera:
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