Oggi, 30 Maggio 2016, nella puntata di Uomini e Donne, andrá in onda il trono classico con LA SCELTA DI OSCAR E ANDREA.
TODAY IS THE BIG DAY!!! (party)
E’ senza dubbio una delle scelte più attese di questa stagione di Uomini e Donne, la maggior parte dei telespettatori sono molto per la scelta di Andrea piuttosto che per quella di Oscar.
Ma stando alle anticipazioni della nostra talpa,oggi dovremo vedere la scelta di Oscar mentre domani la scelta di Andrea.
Quindi prepariamo i fazzoletti e alle 14.45 emozioniamoci tutti insieme per queste scelte (inlove)
Vi ricordo che si partirà dalla scelta di Oscar…
Allora Maria saluta i tronisti (vestiti benissimo, Andrea con il completo classico nero, camicia bianca ), Oscar (completo classico con camicia blu).
Viene chiesto come stanno i tronisti : entrambi molto agitati (Andrea stava male).www.NewsUeD.com
Prima di iniziare con la scelta di oscar viene fatto vedere un video in cui c’è Andrea che appoggiato ad un auto sportiva bianca chiama oscar dicendo : “Oh branzo dove sei?“www.NewsUeD.com
Oscar: “A Roma”www.NewsUeD.com
Andrea: “Dai se mi raggiungi , io ti accompagno a scegliere il vestito e tu mi accompagni per il regalo delle bambine”.
Oscar raggiunge Andrea www.NewsUeD.com
Andrea: “si ma guido io, perchè sto sul trono da più tempo”
Mentre sono in macchina, affiancano un’altra auto in cui ci sono due ragazze, Oscar inizia a fare il piacione : “Ciao, lo volete il numero di Andrea?”
Tutti ridono
Loro si allontanano con la macchina e oscar dice : “Carina quella mora”
Andrea: “Porca tr***!” (Come segno di assenso ovviamente)www.NewsUeD.com
Risate in studio
Vanno a scegliere i vestiti per entrambi Poi si concentrano sul regalo alle donzellewww.NewsUeD.com
Vanno prima in un negozio di intimo E oscar dice: “Perfetto adesso sapremo un dettaglio della tua scelta, visto che devi dire le misure, ma sai che non le ho mai guardate , le forme?”
Andrea dice: “Io propenderei per la cosa che mi piace di più, sottana senza mutande”.
Leggi le anticipazioni della scelta di Oscar e Andrea.
Guarda tutti i video con le anticipazioni della puntata che vedremo oggi!
Buon lunedì e buon inizio settimana!!!
Cassandra sei mitico !
l’autobus…
uno dei vantaggi di essere carabinieri è il tesserino apritutto…io lo chiamo così per scherzo…
il tesserino dei carabinieri è un documento di riconoscimento che ti qualifica come ufficiale di pubblica sicurezza…
per questa attività che è tale per il solo fatto di essere carabiniere impone di intervenire sempre…anche fuori servizio… e per questo motivo permette di accedere a tutti i locali pubblici gratuitamente…compresi gli autobus.
qualificandoci permettiamo al gestore del locale di chiamarci se bisognoso di aiuto…
l’autobus…
verso le quattro dopo il brevetto e più tardi durante il corso…eravamo in libertà…
fatta la doccia di rito chi voleva poteva uscire…e con la bella stagione si andava al mare… poi ritorno…altra doccia…cena…e si riusciva…
avendo ingresso gratuito si entrava in un cinema….
risate quando all’intervallo delle proiezioni di prima serata ci si ritrovava praticamente tutti e solo noi…
praticamente perchè loschi figuri tentavano ogni volta furtivamente una poltrona alla volta di avvicinarsi…
vabbeh… si sperava sempre per loro non ci provassero… io a volte per evitare me ne sono uscito..
l’autobus…
per gli spostamenti quasi tutti eravamo appiedati…e quindi si usavano gli autobus…e l’ultimo specialmente di ritorno pieno solo di noi.
a livorno noi carabinieri parà eravamo 300…ma migliaia erano quelli dell’esercito…e non avevano con loro il passepatout…
alla fine capimmo come dare una mano anche a loro…che prendendo una miseria non era cosa fargliela usare in biglietti dell’autobus…
tacitamente finiva che noi cc ci mettevamo a ridosso delle porte… e loro negli altri posti.
quando, quasi sempre, i controllori salivano, vedendo tutti questi soldatini, pensando di fare incetta di multe, si trovavano il muro dei nostri tesserini… e con sguardo sconsolato pensando di perdere tempo scendevano senza passare tutti…e lasciando partire l’autobus coi parà dell’esercito con gli occhi felici di aver in tasca le poche lire del biglietto dell’autobus.
chi perdeva l’ultimo autobus…e io lo persi molte volte per vedermi la fine del film che mi piaceva… rimaneva la corsa… e leggeri correvamo per livorno… veloci… allenati come eravamo da km e km percorsi tutte le settimane…per rientrare nel tempo… prima che la porta si chiudesse e bisognasse presentare il foglio di permesso…
ma presto capimmo come aggirare la cosa…e questa è un’altra storia…
(hel) (hel)
alcuni aneddoti…per il libano non sono nello spirito giusto…
appena arrivati a livorno ed espletate le pratiche di inquadramento e assegnazione degli alloggi…arriva il giorno della prima prova per l’inserimento effettivo al corso.
per prendere il brevetto di paracadutista militare si devono superare la prova di corsa…15 km nel tempo massimo prestabilito che ora non ricordo…e cinque lanci detti di brevetto.
la corsa veniva fatta a giorni alterni…in preparazione a quella d’esame…nei giorni alternati ci si addestrava ai lanci e a quello che un parà deve essere ingrado di compiere.
come dicevo, la prima cosa che hanno fatto, per scremare il parterre nutrito di aspiranti carabinieri paracadutisti, è di portarci a pisa.
ci caricano su camion la mattina presto…i teloni sempre bucati o mal legati…marzo…un freddo che penetra nelle ossa…per la via dell puttane…la statale che da livorno porta a pisa e costellata di piazzole dove le signorine a qualunque ora attendevano clienti.
si arriva…solito implotonamento e marciando in palestra…
sguardi smarriti…notiamo subito le impalcature alte fino al soffitto…e i grandissimi materassi ai piedi delle lugubri macchine di paura…
“bene ragazzi…questi sono nove metri…salite…vi mettete sull’attenti…dirò alla porta…voi griderete il vostro grado e cognome…io dirò via…e voi senza esitare salterete con le gambe a squadra…chi esita o si rifiuta verrà considerato come rinunciatario al brevetto e ricollocato in altra mansione da decidersi del comando generale… capito tutti?… disse con voce stentorea l’istruttore…
signorsì…. tutti in coro.
a gruppi ci mandano a toglierci le scarpe… e in fila saliamo le scale… nel mentre il cuore pompa… si vedono compagni che saltano e altri che guardando in basso chiedono di ridiscendere per le scale…altri che al via indietreggiano…
è il mio turno…al via salto… tuffi dalla piattaforma di 5 metri hanno temprato il mio corpo ad eseguire ciò che la mia mente impone…anche se il mio istinto ha sempre fatto opposizione.
la posizione a squadra mi fa sentire il vuoto… ho già capito che non sarà una passeggiata…
mi dirigo dove ho lasciato gli anfibi…il petto che scoppia…l’adrenalina che mi pervade in un senso di euforia per essere ancora tutto intero…le gambe che tremano…
le gambe…
sono seduto e cerco di mettere gli anfibi ma non ci riesco… la punta dei piedi a terra e i talloni che ritmicamente battono il tempo senza che io lo voglia…le gambe fanno ciò che vogliono e io non riesco a fermarle…
un senso di autoironia mi pervade…capisco che mi prenderanno in giro…
alzo lo sguardo dagli anfibi… rosso in viso mentre gli altri ridono…
non ridono di me…e io mi unisco alle risate isteriche da adrenalina…
tutti siamo nella stessa identica situazione… tutti con le gambe tremanti… tutti col battesimo superato…felici…vivi… e capiamo che stiamo facendo la nostra grande storia…
torniamo a livorno… siamo già un trenta per cento meno…
l’adrenalina finisce… siamo stanchi senza aver fatto nulla…
domani si correrà…e chi rimane indietro verrà allontanato…
ogni giorno quando si alzerà il sole… un parà vivrà se saprà correre e sarà più forte degli altri… e questo lo capimmo subito…
(hel) (hel)
Aspetterò la tua prossima….non hai mai pensato di scrivere un libro? Scrivi benissimo e in modo avvincente…
Certo che praticamente eravate allo sbando…
p.p.s.
per inquadrare la situazione…
il contingente inizialmente previsto era il famoso governolo…volontari raccattati e dimostratisi mmarmaglia, quasi tutti rimpatriati, arrestati per i più vari motivi tra i quali il più gettonato per la droga che compravano a buon mercato per portarla in italia.
e che dovemmo sostituire anche nel servizio, raddoppiando il nostro, in quanto erano scappati di fronte a minaccia lasciando la popolazione inerme.
qualche giorno prima dell’invio ci fu il massacro di sabra e chatila e l’attentato in cui perse la vita il presidente libanese.
si decise tra il primo evento e il secondo di inviare i parà dell’esercito… poi l’attentato convinse i vertici militari a mandare il meglio…
mancavano due giorni alla partenza… e venimmo messi in stato di allarme…due giorni dopo eravamo davanti al porto di beirut…
questo per far capire la preoccupazione dei nostri genitori…
ci hanno mandato dove stavano massacrando migliaia di persone…
arrivammo e ci dissero quali erano i nemici e gli amici….
da ridere… c’erano due colori di verde… e le combinazioni infinite….
poi il massimo fu quando adunati sulla nave tutti schierati ci dissero:
ancora non abbiamoil permesso israeliano di sbarcare… da come lo farete dipenderà la nostra credibilità…
aspettiamoci di tutto…
forza sbarcare duri e incaxxati e fare testa di ponte.
la foto è di un reporter francese… quella è la mia espressione di quando sbarchiamo.
per fortuna gli israeliani riconoscono i nostri marescialli dei gis… con cui spesso perdono nelle gare interforze…e i carri che minacciosi apparivano si fermarono.
non so quanto tempo passò.
tutti schierati pronti a reagire senza sapere contro chi o cosa… il tempo dilatato dalla mente che velocissima si riempiva di pensieri… aspettando in piedi scoperti l’ignoto… il cuore che pompava rumoroso… l’esterno che si ovattava…
finchè arriva un ordine… tutti sui camion…
arrivano enormi camion…. di quattro file…mai visti così grandi (eheheh li la benzina non costa nulla ) e vi saliamo.
faccio una domanda a miei compagni.
ma ci siamo arresi?
e come mai abbiamo ancora le armi?
perchè gli autisti sono stranieri?
alla fine smettiamo di farci domande e ci lascimo portare per le strade di beirut fino fuori in collina.
si cominciano a vedere i risultati dei bombardamenti… era la svizzera del medio oriente… ora era una città devastata in alcune sue parti.
il resto alla prossima.
(hel) (hel) (hel)
Era il 1982??? Il 12 luglio L Italia vinse i mondiali….
Raccontaci anche del liBano…se non ti è troppo difficile ricordare… È sempre un piacere leggerti
p.s.
ricevemmo ordine di non chiamare casa… per evitare che la caserma fosse assaltata dai parenti… non eravamo volontari e l’ordine di partenza era a due giorni… era la prima missione italiana all’estero.
ma alle porte le guardie eravamo noi… e quindi uscimmo tutti alla chetichella per telefonare a casa.
io volevo partire… ma fu atroce sentire i miei genitori piangere… papà soffriva di cuore… la cosa più avanti mi pose ad un bivio…
ma questa è un’altra storia.
(hel) (hel) (hel)
poi in caserma al ritorno vedemmo in sala ristoro le partite finali della cavalcata dell’italia ai mondiali… con carosello per le vie di livorno coi soliti matti in piedi sui tettucci delle auto.
ero fiero di esserci… anche se io ero più prudente… ma in ogni buon gruppo ci vogliono chi tiene a terra e chi vola…
fratelli di sangue… a breve ci porteranno in libano… e tutto l’addestramento avrà avuto un senso…
allora ancora non capivamo….
ma quando servì il meglio sostituirono chi era destinato con noi… e in due giorni ci spedirono incontro all’ignoto… lasciando le nostre famiglie in ambasce non permettendoci di dare notizie se non forzando gli ordini.
eravamo tutti orgogliosi di metterci alla prova in una missione di pace…tre fecero valere il peso delle conoscenze per rimanere a casa…
non furono più guardati in faccia fino al congedo e oltre…
fratelli di sangue…chi non vuole far parte del gruppo non esiste.
viva l’italia (hel) (hel) (hel)
non mi ricordo perchè… ma c’era da fare una commemorazione e servivano 4 uomini di picchetto… scelsero 4 alti… di uguale statura e carini… e mi si ordinò di farne parte…
fummo imbronciati…quella mattina c’era l’assalto finale ai nemici… all’aeroporto un aereo avrebbe recuperato il manipolo di nemici in fuga…
ci portarono in paese…ormai saltare con la sponda alzata era un must…e il mio compagno rimase agganciato con l’anello ad un gancio…( da allora niente anelli sulle mie dita brrrrr)… fortunatamente solo incarnamento dell’anello ma niente di irreparabile… medicato si fece il picchetto con noi.
nel frattempo gli altri si divertirono molto.
venni a sapere che si appostarono nelle case vicine all’aeroporto… col capitano al secondo piano di una casa per osservare…
quando l’aereo arrivò… i nemici uscirono per andare a prenderlo.
il capitano saltò dal balcone e gridando all’assalto li presero tutti.
erano gasatissimi…
per giorni ci furono caviglie slogate di chi voleva fare quello che il capitano fece vedere di poter fare…
matti… ma se non fossimo stati così….non saremmo stati parà carabinieri…
viva l’italia (iupp) (iupp) (iupp)
le solite prese per il sedere… fino a che si arrabbiò e fece valere il grado… e tutto tornò nell’ambito delle cose militari.
un pomeriggio arrivò la soffiata…c’era un gruppo di nemici in un luogo di montagna…
il capitano che mai si vedeva ma che tutto sapeva chiese un plotone di assaltatori e una mg… ebbi il mio momento di soddisfazione personale… chiese esplicitamente me come capoarma… ci portarono nel posto… in fila dietro al capitano… io con la mia mg come rambo…mentre tutti la tenevano in spalla… forse anche per quello il capitano apprezzava… in silenzio verso il nemico.
le braccia erano doloranti a fine giornata… ma sapevo che l’arma che doveva fare più danno e proteggere così i miei commilitoni era sempre pronta.
e difatti appena vistisi senza scampo… stanati dalle avanguardie… i nemici sbucano per scappare alla cattura… uno mi passa così rasente che io… il primo pronto a sparare, con la fiammata delle mie cartucce a salve lo prendo in pieno…
bellissimo fu… adrenalina a mille… mi resi conto che avevo fatto tutto ciò per cui ero addestrato… pronto e professionale…
gli altri gli corsero dietro e lo immobilizzarono… io ovviamente correre non potevo col popò di arma che avevo in mano…
poi il ridicolo…
ordinarono di immobilizzarlo legandolo a chi gli stava sopra…ahahahahh
ma questi erano sardi… e…. lo incaprettarono…
orribile vederlo così legato…e come sempre in queste situazioni si rise… mentre il capitano cristonava.
leggende di sottufficiali narravano di torture reciproche in queste esercitazioni in passato a chi veniva preso prigioniero….
e io non vidi… ma si sparse la voce che spogliati i prigionieri di quel giorno… altri furono presi dopo… mediante accarezzamento di ortiche si seppe quello che si voleva sapere.
rientro alla base… gran parte dei nemici erano già prigionieri…gli obiettivi intoccati…
si seppe che il resto degli incursori ormai aveva avuto ordine di sganciarsi e rientrare.
ma li volevamo tutti…
viva l’italia (iupp) (iupp) (iupp)
Nessuno ha detto niente al tenente??? :asd:
il giorno dopo altra mattina di rastrellamenti.
ne faremo diverse…alternate a rincorse notturne dopo allarmi.
in una di queste mattine dopo le solite raccomandazioni di non attaccare gli alberi di ciliegio ( figurarsi se puoi tenere un battaglione affamato lontano dalle ciliegie ) perchè giustamente i proprietari si erano lamentati… capita che per plotoni si deve attraversare un rio.
il tenente sfodera la sua cartina tattica… la studia… risate… signor tenente è sicuro di saperla leggere ( gli ufficiali dei carabinieri sono uomini con i controcaxxi… escono dall’accademia e hanno una umanità e una conoscenza delle cose incredibile… ma i sottotenti di complemento sono i soliti figli di p. raccomandati… e spesso il capitano ha dovuto prenderli a claci nel sedere o caxxiarli per la loro incompetenza o per averci maltrattato ingiustamente ).
tranqui…ahahhaah…. so come si legge…dobbiamo guadare qui…questo è ilpunto più basso.
mhmhmhm sicuro signor tenente?… qui l’acqua arriva alla vita….
se vi dico così è perchè è così…io la so leggere la cartina tattica.
vabbeh… ci siamo tolti le calze…. abbiamo rimesso gli stivaletti e con le calze infilate dove non si bagnano e le armi ben alte giù nell’acqua gelida di montagna.
quando anche l’ultimo del plotone è immerso fino ad oltre la cintola… con tutte le armi in mano per non farle bagnare ci passa a qualche decina di metri l’altro plotone… che guada con l’acqua che arriva alle caviglie…
occhiatacce all’ufficiale diventato rosso paonazzo… e risate per chi non aveva tolto le calze… che doveva ora marciare con i piedi zuppi.
viva l’italia (iupp) (iupp) (iupp)
(clap) (clap) cassandro kiss
ci implotoniamo e prendiamo i sentieri di montagna per intercettare i nemici… il capo plotone in prima fila col visore notturno…
in silenzio totale percorriamo in fila indiana sentieri montani senza sapere dove mettiamo i piedi… tutto nero intorno…qualche luce dei paesi in lontananza.
esplosiono in lontananza… ancora abbiamo spinto i nemici dove si voleva… siamo belli…siamo forti… siamo parà carabinieri.
viva l’italia (iupp) (iupp) (iupp)
neanche il tempo di rilassarci e suona la sirena…
maremma buhaiola ancora sballottamenti in una fresca serata.
ma stavolta ci si diverte…
fiammate di spari… tutti scendiamo al volo dai cl senza neanche abbassare la sponda… il mio salto porta il mio mg a toccare terra… incredibile come diventa pesante quando salti con lui in braccio… e poi via ai colpi… tutti sparano… gli altri mg si inceppano… solo il mio spara ancora… ma spariamo verso il buio a salve… è puro divertimento.
meno per i paesani che spaventati si rintanano… le auto che inchiodano e velocemente fanno manovra per allontanarsi…
ma nessuno ha detto loro che sono esercitazioni a salve?
siamo in italia…viva l’italia (iupp) (iupp) (iupp) (iupp)
la mattina colazione di corsa…distribuiscono un sacchetto con dentro scatolame e quanto di più ti possa deprimere…
pensiamo male…
e infatti ci portano dove sono stati intercettat i nemici…
si forma una lunga fila orizzontale di soldati… elicotteri a sorvolare e cani che abbaiano.
rastrelliamo km di montagna scendendo e salendo pendii… alberi di ciliegi placano la fame.
villici di case isolate che spaventati escono dalle case chiedendo chi cerchiamo… temono terroristi o delinquenti… siamo belli a vederci… ma capisco che per i civili vedere tale spiegamento di carabinieri incuta timori….
cominciano i problemi…
nelle macchie molto fitte i cani non entrano… devono sempre essere in vista di chi li porta… problema che viene risolto mandandoci noi… una vera pacchia… rami che frustano da ogni dove…
niente… nessun risultato… in lontananza alcune esplosioni… le trappole esplosive dei nostri armieri funzionano… altri reparti prendono i primi prigionieri da noi spinti nelle loro braccia.
di nuovo dispiegamento a voce…ordine di non farsi vedere per prendere eventuali fuggitivi che tornano indietro.
apro il mio sacchetto…
scatole di tonno e gallette…
bisogna usare la baionetta… l’olio è caldo… e mangiare con le mani il tonno alla fine dà la nausea… l’acqua non da sollievo…è calda pure lei….
pomeriggio da cani…anchein mezzo ai cespugli il sole picchia da far paura…e vestiti è come fare la sauna anche da immobili…
finalmente l’ordine di rientro…
la speranza è di lavarsi con la canna e mangiare qualcosa di caldo e bere acqua fresca.
alla tv c’è l’italia…
viva l’italia (iupp) (iupp) (iupp)
di notte suona la sirena… di corsa subito in adunata… dormivamo pronti… quindi immaginate che bellezza per chi soleva fare tre docce al giorno…
sui cl ci corsa sfrecciando per le strette vie dei paesini… l’aria gelida della notte di una montagna a 1200 metri di altezza…niente…falso allarme… si torna indietro…
spari…ancora qualcuno ha intercettato…
ordini di rientro…
si spera di riposarsi un poco…viva l’italia (iupp) (iupp) (iupp)
ecco…ora non tutto avrà cronologia esatta… sono passati molti anni…ma l’idea della comicità e del grottesco verrà lo stesso data.
era giugno… non ricordo esattamente il giorno ma iniziavano i mondiali di calcio… quelli in cui io solo da subito mi sentivo li avremmo vinti… cassandro… un nome… una sicurezza di non essere mai creduto (iupp) (iupp) (iupp).
adunata… montiamo sui camion leggeri (cl) e ci portano in mezzo ai monti… io sono capoarma mg… la mitragliatrice di reparto…sedici chili di metallo.. la mia fidata bambina… sempre oliata… coccolata…l’unica che per questo spara sempre… e che maneggio come fosse un fucile nonostante il peso….
per questo motivo devo stare in fondo…con l’arma spianata a difesa… e i camion che veloci sfrecciano per i paesi e gli stretti tornanti mi rivoltano il debole stomaco… maledetto me che soffro di tutto ciò che smuove le viscere compreso il mal d’auto…
si corre veloci…dobbiamo prendere posizione… arriviamo in bellissime vallate… ci si dispone a voce e vista…
vuol dire che un uomo a distanza di poter essere visto e sentito… per intercettare il nemico… ore e ore sotto il sole… i più fortunati vicini a casali dove i locali dispensano ogni ben di dio per chi è assetato e affamamato….
e venne il tramonto…maremma buhaiola… ogni filo d’erba viene occupato da decine di zanzare… lo spry che ci venne consegnato era peggio delle zanzare… il giubbino con cappuccio stretto per lasciare giusto gli occhi… le mani ben coperte…
un livornese stanco dsi addormentò… prima dell’arrivo degli assassini insetti…
si risvegliò con la faccia gonfia come nei cartoni animati… inutile dire che ridemmo come matti… il cinismo era di casa…sapevamo non fosse bello… ma tutti accettavamo la derisione quando toccava…
arrivarono i cl… tornammo alla base per la cena… il nostro posto lo presero le vedette con i visori notturni…
altro sballottamento… mentre in lontananza spari segnalavano che alcuni reparti avevano intercettato i nemici.
cena… o quello che così chiamavano… e la tv per la partita…
viva l’italia. (iupp) (iupp) (iupp) (iupp)
si arriva… e ci accasermano negli spogliatoi dello stadio cittadino…altra impresa…
si gonfiano i materrasini e assalto al posto migliore…
baraccopoli… lo spazio insufficiente e tutto il calpestabile viene coperto….comprese le docce…. ci sarebbe da piangere… noi non fummo contenti ma la prendemmo a ridere… specialmente perchè ad alcuni sfortunati toccarono le docce che gocciolavano.
io ebbi il mio… come al solito il materassino era bucato… in pratica dormivo sulle piastrelle.
esercitazioni a pavullo nel frignano… storia di vita militare di un soldato di leva.
scenario… un reparto di paracadutisti dell’esercito viene lanciato per sabotare obiettivi sul suolo italiano…. la mia compagnia di carabinieri paracadutisti devono intervenire con appoggio di unità cinofile e di elicotteri per impedire azioni e catturare tutti gli incursori.
veniamo portati a pavullo… immersa in stupendi monti e vallate dell’appennino modenese…
già il viaggio un’impresa… caricati su cl con teli pieni di buchi… aria da tutte le parti… solito freddo cane…. maremma buhaiola come si sente dai commilitoni toscani… (iupp) (iupp) (iupp)
Aleada…te lo auguro, ma credo che epoche diverse ….diversi cavalieri, purtroppo.
Già era raro ai nostri giorni… 30 e passa anni fa, ora ancora di più.
Ma spesso è anche colpa del genere femminile. Se pretendesse di più, avrebbe di più.
😉
Cassandro… proprio a Pavullo abitava mi papà ( tra Pavullo e Serramazzoni)…
Ora abitiamo in pianura…ma non troppo lontano…
Cassandro……sei un mito kiss
Grazie Cassandro leggere i tuoi racconti è sempre un piacere ed un mix di emozioni. (clap)
Cassandro (sorriso)
Continuero a leggerti con tanto piacere.Si puo sempre imparare qualcosa da i piu grandi,specilamente da un uomo con tale esperienza di vita come la tua.La vita ti ha portato a guardare posti e gente differenti,il dolore e la gioia umana.Da quello che scrivi si capisce un po la persona che tu sei e la capacita che hai nel leggere profondamente le persone,come hai fatto vedere in questi mesi con i protagonisti del trono.Mi piacerebbe tanto incontrare di piu coetanei miei maschi come te
pavullo (L)
Monti del Frignano?…Modena?… Se si mio padre è nato lì…
Cassandro…. piango e rido a leggerti…. (L) (L)
goliardi… quando per ridere a volte il confine si perde…
il nostro reparto aveva delle leggende… quelle di aver sparato a salve al passaggio dei reparti a a cavallo… di aver sparso puntine al passaggio dei sub… di aver lasciato liberi polli al passaggio dei bersaglieri creando scompiglio nel reparto in corsa… quello che nei canti solo i san marco eguagliavano e che ci porta sempre a fare comunella…
siamo quelli che tutti temono per le celie… ma che tutti vogliono quando c’è da esserci…
vi ho raccontato che spesso si viaggiava per sfilare in manifestazioni come corpo di rappresentanza… belli, forti, perfettamente addestrati ad essere perfetti in tutte le evoluzioni e con quel basco rosso che già da solo affascina… con gli stivaletti speciali da lancio che rendevano leggeri i nostri passi…
ma veniamo ad una gita da fuori di testa…che culminerà coi famosi giri di corsa ad oltranza che ci sfinirono ma che ancora una volta ci unirono come non mai…
all’interno del battaglione vi è anche l’armeria… e non chiedetemi come ma chi vi era in servizio prendeva ciò che poteva.
due pullman… di blu dipinti con la bianca scritta carabinieri venne a caricarci… si parte per roma…
durante il tragitto vengono distribuite cartucce a salve… innocue ma molto più rumorose dei colpi letali…
in autostrada capita di sorpassare una due cavalli senza tettuccio ( le persone della mia età sanno che è una citroen molto usata dai figli dei fiori )…
passa il primo pullman… il conducente con faccia da superiore accennza a sbertucciamenti… fino a fare con la mano il segno della stecca…
ma trovò i carabinieri sbagliati… ponte radio con il pullman seguente… che all’altezza dell’auto aprì la porta…e… un soldato innescato un fumogeno glielo infila in macchina…
a pensarci non fu un bel gesto…ma vedere la macchina zigzagare prima di fermarsi immersa in una nuvola di fumo grigio fu molto divertente… soprattutto per chi tutto voleva tranne che di essere deriso per il servizio militare che svolgeva.
l’euforia ormai era a mille…
si arriva al casello…
fucili puntati fuori dai finestrini…
prontiiiiiii….
fuoco….
una scarica verso le macchine in fila….
potete immaginare gli autisti che dopo un attimo di smarrimento cercano gli eventuali buchi sulla carrozzeria…
ma la scritta sul pullman… il salvacondotto…
che chiami i carabinieri per denunciare chi?… i carabinieri?
penso vi state chiedendo che ruolo io abbia svolto in tutto il racconto e in quelli passati.
spettatore ed eventuale complice di responsabilità… non è nelle mie corde ma sono colpevole di essermi divertito e di non aver fatto nulla per impedirlo…
e ancora mi diverte… solo per il fatto che come avrete capito in quell’anno tutti ci siamo sentiti vivi come non mai… e questo non ci faceva pensare a ciò che di pensare non volevamo.
al prossimo aneddoto… di una settimana da pazzi per i monti del frignano…
(FLOWER)
@aleda
of topic
…
ho avuto l’onore di servire con altri grandi uomini il mio paese… di aver imparato molto… soprattutto di me stesso… di aver scandagliato i miei limiti… di aver preso coscienza di chi sono e di cosa sono capace…
di aver constatato che i valori che uniscono gli uomini son veri… compreso il darsi totalmente per il proprio ideale… come altri uomini hanno dato prova… membri degli stessi reparti che arrivarono a far dire un giorno della seconda guerra mondiale… dopo aver dato prova in vari scenari dell’africa fino ad arrivare ad el alamein… al primo ministro inglese…che mai pochi uomini diedero così tanto con pochi mezzi a disposizione… dove parà e paràca si immolarono assaltando con molotov mezzi corazzati quando finirono le munizioni…
i carabinieri paracadutisti non si sono mai arresi..sono stati vinti… soverchiati in numero e mezzi…ma mai arresi…
e posso dirti che ancor oggi è così…
mi ha fatto piacere che qualcosa ho trasmesso… a volte basta la conferma che le cose siano realmente accadute anche ad altri per poter confermare in ciò che si crede.
mi ritengo un guerriero… sin da piccolo amavo i giochi di guerra e tutto quello inerente all’onore cavalleresco.
stavo sempre dalla parte dei perdenti della storia… nel mio animo cavalier servente, soldato a difesa… e ancor di più mi convinsi che i soldati servono…per difendersi da chi aggrediscono e portano distruzione… quella che i miei occhi ancora adesso hanno impressi: meglio un guerriero in giardino che un giardiniere in guerra.
ora sono un poco malinconico… ricordando ciò che a suo tempo mi penetrò in profondità e mi segnò e che ogni tanto riaffiora… potente e inarrestabile… io animo sensibile e gentile contretto a vagare per città devastate ed ad abituarmi a cannonate che mi sorvolavano ogni giorno per giorni al calar della sera…dal mare verso le montagne e dalle montagne verso il mare.
io che facevo la guardia ad una fossa comune con tremila morti sotterrati che ti lasciavano il loro odore per giorni sulla divisa… e che la scarsità di acqua non ti permetteva di lavare come si sarebbe dovuto.
ora no…
ma prima della partenza per la missione abbiamo fatto i goliardi… anche in quello da professionisti… e se vorrai ridere di scherzi anche pesanti dovrai solo leggermi.
un bacio (FLOWER)
Ciao….Cassandro Annam Gioale……sono perfettamente d accordo con voi…..noi scrivo xke’ mi sono proprio cadute le braccia…..ma sostengo fortemente ciò che scrivete…passo ogni tanto e leggo….l.sono con voi…… (Y) (Y) .sono,con voi (hel)
Credo fermamente nei valori cristiani, pur non essendo praticante, sono Convinta che Cristo sia stato il più grande rivoluzionario nella storia dell’uomo. Ha parlato di rispetto, uguaglianza, di responsabilità delle proprie azioni, di perdono come nessuno prima di lui. Sarebbe sufficiente metterle in pratica per avere una società civile degna di questo nome.
(iupp) (iupp) (iupp) (iupp) …..
A dire il vero la casa sulla roccia dovrebbe essere quella con basi solide e durature, ma forse ricordo male la rarabola… hihi hihi hihi
Io mi sono sposata costruendo il rapporto sulla roccia. Difficile da scavare, ma quando ci si riesce ogni costruzione con queste fondamenta dura per la vita….. sto ancora scavando, ovviamente, perché c’è sempre qualche cosa di nuovo che deve essere aggiunto…. ma sono soddisfatta quando la sera sento mio marito prendermi la mano e stingerla nella pace dell’ ozio che chiude le nostre giornate.
Auguro a tutti questa sensazione….nel tempo, uguale a se stesso, anche quando tutto cambia… (L)
scelsi proprio la casa sulla roccia… non sapevo allora quanto mi stessi sbagliando…
la cosa buffa è che nelle stesse condizioni rifarei le stesse cose…
ho combattuto per anni le stesse cose che accadono qui… e il mio rammarico è che non tutti i miei figli hanno potuto avere la mia visione… come dice andrea… non sono arrivato a tutti…
aspetto paziente… pare che sentirsi dire “te lo avevo detto” per chi vuol fare sempre a modo suo nonostante venga avvisato dia molto fastidio…
tornando a massime altrui…
se ci si siede in riva al fiume…vedi passare tutti… prima o poi…
magra consolazione… ma almeno sai che poteva essere bello… e che ci hai provato…
un abbraccio ( troppi baci se non ti chiami giulia potrebbero far pensare male hihi hihi )
(FLOWER) (hel)
Cassandra, vedo che Gioia non ha ancora accontentato il tuo desiderio di avere un emocion per chiudere i tuoi commenti.
Ti distingui anche in questo.
Condivido appieno.
Neppure io mi considero credente, ma trovo il Vangelo uno dei libri più istruttivi per una vita interiore ed esteriore degna di essere vissuta.
Non lo conosco bene, ma ancora rammento tutte le parabole che mi sono state insegnate al catechismo e che mi sono rimaste impresse. Quando la verità ti viene letta, si imprime in te, se la riconosci come tale.
Rammento quella che viene letta spesso nelle funzioni matrimoniali.
La casa costruita sulla sabbia o sulla roccia.
Evidente il senso.
Evidente anche l’associazione col tema ueddiano ?….
Io direi di si.
(hel) (hel)