Rosetta apre con cappello a falde larghe e occhiali fashion, recando regali gastronomici a Maria; entrano le dame: Maria Elena, Claudia, Gemma, Loredana, Stefania, Odette, Franca, Margherita, Annamaria, Annabelle e Patrizia che si siede accanto a Tina; i cavalieri: Giuseppe, Franco, Giuliano, Enzo, Armando, Aldo, Enrico, Gregorio; quindi la favolosa cubista Angela che coinvolge un po’ tutti a ritmo di House.
Giuseppe al centro dello studio si accinge a seguire la sua esterna con Franca, con la quale è uscito in settimana: incontro cordiale e poi Franca gli dice che sin dall’inizio non è stata immune al suo fascino, ma poi gli eventi hanno fatto si che ci mettesse, come si suol dire, una pietra sopra; ora specifica con una punta d’orgoglio, che “le briciole non le mangia neanche a casa sua”, riferendosi alla storia finita tra lei e Marisa e che non intende fare, come dirà più tardi “la ruota di scorta”; Giuseppe specifica che con Marisa ormai è tutto azzerato e anche se Franca non ne è del tutto convinta lascia spazio al destino “se son fiori fioriranno”.
In studio arriva Franca e si siede di fronte a Giuseppe, ma Maria deve metterla al corrente che Giuseppe aveva avuto l’intenzione di andare a trovare Marisa a Pinerolo, così la redazione gli aveva consigliato di farle una telefonata preventiva prima di prendere l’aereo che, tra l’altro è una cosa che non ha mai fatto e che gli fà anche un po’ paura; detto fatto Giuseppe le telefona, ma le sue aspettative vengono deluse; le parla di quanto le manchino certe cose, di quei giorni felici che iniziavano con i bacetti del mattino, delle passeggiate mano nella mano: – io volevo venire a trovarti a Pinerolo Marisa…- Marisa: – bè per amicizia certo, possiamo pranzare insieme, però a dormire da me…no – Giuseppe ingoia il boccone amaro: – hai proprio deciso? – M: – si, ma non credere che non ci stia male anch’io…ora ti saluto che arriva mio figlio per il pranzo…ciao…- , – va bene…ciao –
In studio Franca non ha certo gradito quanto visto, c’è comunque da attendere l’ingresso di Marisa per una risposta definitiva; quest’ultima fa il suo ingresso e subito ribadisce quanto espresso nell’RVM: – Maria la convivenza con lui è impossibile, certo gli voglio bene e ci vorrà del tempo prima che mi passi – Franca ribadisce a sua volta il concetto delle briciole, ma Maria le dice che c’è un uomo venuto apposta per lei, in procinto di entrare: dunque ecco un secondo Giuseppe, da Battipaglia, il quale non gira attorno alla questione: – mi piace tutto di lei! – Franca: – a me no! allora meglio l’altro Giuseppe! – Giuseppe2 non demorde: – ma io ti voglio bene! non cercavi un uomo che te ne volesse? se mi vorrai bene anche tu…- F: – eh, mica è così facile…- Maria: – Franca qui non ci sono briciole, è venuto apposta per te – ma Franca sembra molto poco propensa e quasi disposta ad accontentarsi delle briciole;
Giuseppe1 però dice che deve ancora definire una situazione con una signora, con la quale si è sentito spesso al telefono ma che deve ancora incontrare di persona; insomma si prende tempo e intanto si balla un tango.
Entra Ennio e le immagini ci portano alla sua esterna, nelle Langhe a casa della contessa Franca, intenta ai fornelli per preparare un pranzo che Ennio ricorderà a lungo…, dice Franca: – non vedo l’ora che arrivi Ennio e spero che possa sciogliere il ghiaccio che ricopre il mio cuore – squilla il campanello e Franca trasale: – deve essere arrivato il mio Ennio! – così è, Ennio varca la porta di casa sua con un libro in regalo, lei lo ringrazia per aver accettato l’invito e gli mostra la casa, poi scendendo le scale verso la sala da pranzo gli dice: – vivo qui da sola e ho proprio bisogno di un uomo che stia qui con me, scambiandoci coccole e dolcezze…sono emozionatissima, mi sei subito piaciuto tanto –
Ennio si siede a tavola e viene servito come un re: Barolo, Dolcetto, polenta con tartufo e molte altre specialità locali, le portate si succedono senza sosta e le bottiglie si svuotano, così Ennio comincia ad accusare un senso di sazietà: – adesso basta…- Franca: – non vorrai non assaggiare questi ravioletti! – infatti non si può, come non si può non assaggiare la torta di frutta e altri dolciumi tipici; si comincia a parlare d’amore e lei dice di volerlo “grande”, lui sente il bisogno di mandare giù il pranzo pantagruelico: – ci vorrebbe un grappino adesso…- detto fatto, ma Ennio incontra qualche difficoltà nello stappare la bottiglia (ilarità in studio); quindi una bella passeggiata digestiva nel parco sotto casa, con diversi bacetti scambiati tra i due…- spero di rivederti ancora…- commenta Franca prima di salutarlo.
In studio Tina commenta: – non vi illudete, era solo sotto l’effetto del vino – entra la contessa Franca, accolta da Ennio con un bacetto sulle labbra, ma poi con una frase che non lascia adito a dubbi: – ho riflettuto, sei stata gentilissima ma…mi dispiace…per l’amore ci vuole ben altro – Franca: – non è un problema, sei sempre una bella persona, ora aspetto un uomo che mi ami pazzamente – e Franca si accomoda su invito di Maria.
Ennio è uscito anche con Neva e le immagini ci portano presso Trieste, sul mare illuminato dal sole e spazzato dalla bora: i due si siedono a tavola e cominciano a chiacchierare, lei: – è una giornata splendida, perfetta per un incontro…quando ti ho visto non so cosa mi è successo…sai io ti vedo veramente bello – Ennio fa un bagno di umiltà: – non è bello ciò che è bello ma ciò che piace…- i due si scambiano dei regalini, lei: – pensa che vedendoti in tv mi stavo quasi innamorando, poi ti ho sentito cantare…complimenti! che begli occhi verdi hai, lo stesso colore dei miei, guardami…ti sto corteggiando sai…- Ennio: – tu devi essere una donna eccezionale…- e anche tra loro parte un tenero bacetto sulle labbra.
In studio Neva afferma: – ti vedo ancora più bello oggi – E: – eh quel giorno c’era la bora…- poi viene al sodo, molto al sodo: – devo dire una cosa…non sento niente! – Neva incassa sportivamente: – io ti ringrazio comunque per avermi portato in quel bellissimo posto – e anche lei si accomoda come prima Franca. Ma, come ormai sappiamo bene, Ennio ha mille risorse: sono arrivate altre due signore per lui: Maria e Antonia e quest’ultima strappa un “ohhh” di approvazione agli astanti…; Ennio vuole parlarci subito, lei: – sono di Milano, sono mamma e faccio l’infermiera – a questa ultima affermazione Tina commenta: – infermiera? allora è perfetta! – Antonia: – vorrei farti tirare giù quella maschera…so che c’è altro…- Tina: – ehm, signora, lui è così…- ma Antonia procede: – tu mi hai “intrippato” da quando ti ho visto..ora vedi tu, se no me ne torno a casa – ma Ennio sembra interessato davvero, però prima deve ascoltare Maria: – sono di Procida ma vivo a Formia, ho sempre pescato, poi a sessant’anni ho smesso e ora il pesce lo vendo, insieme ai miei figli…ne ho 18! – Ennio, dopo questa ultima notizia, cancella ogni dubbio residuo e Maria si accomoda a sua volta: – comunque Maria, io sto qua, se ci fosse qualcuno…- Ennio prende Antonia e va a ballare un lento…
Continua…